Cassazione penale Sez. V sentenza n. 47985 del 19 novembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:47985PEN

Massima

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Il possesso degli oggetti sottratti, rinvenuti a breve distanza temporale dalla denuncia sulla persona dell'imputato, costituisce prova sufficiente della responsabilità per il reato di furto, anche in assenza di una prova diretta ed oggettiva della commissione del fatto, purché non siano state prospettate plausibili ipotesi alternative ricostruttive. La pena base, lievemente superiore al minimo edittale, non richiede una specifica motivazione, mentre il mancato riconoscimento della circostanza attenuante del danno di particolare tenuità è legittimo ove il furto abbia riguardato anche la sottrazione della borsa contenente gli oggetti, e non soltanto il loro valore economico. La condanna al pagamento delle spese processuali e di una somma a favore della cassa delle ammende consegue alla pronuncia di inammissibilità del ricorso per cassazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LOMBARDI ((omissis)) - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

Dott. DE MARZO Giusepp - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1067/2010 CORTE APPELLO di CATANZARO, del 15/10/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 13/10/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIUSEPPE DE MARZO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. SPINACI Sante che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

udito il difensore avv. (OMISSIS) il quale ha concluso per l'accoglimento del…

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