Cassazione penale Sez. II sentenza n. 14048 del 8 aprile 2011

ECLI:IT:CASS:2011:14048PEN

Massima

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Il danneggiamento di un bene altrui, realizzato attraverso la costruzione di un manufatto senza alcuna autorizzazione e con l'unico scopo di arrecare pregiudizio al proprietario, integra il reato di danneggiamento di cui all'art. 635 c.p., a prescindere dall'ottenimento di una successiva sanatoria amministrativa. Il giudice, nel valutare la condotta dell'imputato, deve accertare l'assenza di qualsiasi finalità tecnica o progettuale legittima, essendo sufficiente la dimostrazione dell'intento di nuocere alla parte offesa. Tuttavia, il reato si estingue per prescrizione, con conseguente annullamento della sentenza di condanna, senza possibilità di un proscioglimento nel merito, qualora il termine prescrizionale sia maturato prima della pronuncia della sentenza di appello. In tali casi, il giudice di legittimità è tenuto a confermare le statuizioni civili e a condannare l'imputato al rimborso delle spese processuali sostenute dalla parte civile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAGANO Filiberto - Presidente

Dott. FIANDANESE Franco - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Avv. La Penna Sergio nell'interesse di Me. Vi. nato a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte di appello di Potenza dell'8.1.2010;

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal Consigliere Dr. Giuseppe Bronzini;

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dr. Passacantando Guglielmo, il quale ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio per prescrizione del reato con conferma…

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