Cassazione penale Sez. II sentenza n. 13943 del 25 marzo 2014

ECLI:IT:CASS:2014:13943PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice di legittimità dichiara inammissibile il ricorso per cassazione avverso l'ordinanza della Corte d'appello che aveva dichiarato inammissibile l'appello dell'imputato, in quanto il motivo di impugnazione non si correla alle specifiche argomentazioni contenute nel provvedimento impugnato, limitandosi a prospettare una autonoma ricostruzione dei fatti in chiave difensiva, senza tenere conto della giurisprudenza di legittimità che ha ritenuto inammissibile, per genericità, l'impugnazione che non sviluppi una critica mirata alla ratio decidendi del provvedimento impugnato. Il giudice di legittimità afferma che, a pena di inammissibilità, l'atto di impugnazione deve enunciare i motivi con l'indicazione specifica delle ragioni di diritto e degli elementi di fatto che sorreggono ogni richiesta, principio che vale per qualsiasi impugnazione ed a maggior ragione per l'appello, in ossequio al principio di economicità processuale che impone di evitare impugnazioni frustrantemente dilatorie. Pertanto, il giudice di legittimità dichiara inammissibile il ricorso, condannando il ricorrente al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma a favore della cassa delle ammende, ravvisando profili di colpa nella determinazione della causa di inammissibilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. TADDEI M. - rel. Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovann - Consigliere

Dott. CARRELLI PALOMBI Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n.3091/09 della Corte d'appello di Milano, sezione stralcio;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Margherita B. Taddei;

lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dr. D'Ambrosio Vito, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Co…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.