Il provvedimento di demolizione di opere edilizie realizzate in assenza di titolo abilitativo è legittimo quando: 1) Le opere, per le loro dimensioni e caratteristiche costruttive, costituiscono interventi di ristrutturazione edilizia "pesante" che richiedono il permesso di costruire, anche se la loro realizzazione è avvenuta in epoca antecedente al 1967. L'onere di provare la risalenza delle opere ad epoca anteriore al 1967 grava sui privati. 2) Le opere, pur essendo amovibili, hanno una destinazione d'uso duratura (ad esempio, rimessa-legnaia e porcilaia) e non meramente temporanea, sicché non rientrano nell'ipotesi di irrilevanza edilizia prevista per i manufatti destinati a soddisfare esigenze meramente temporanee. 3) Il manufatto di modeste dimensioni (5 mq) costituisce comunque un aumento di volumetria che richiede il permesso di costruire. 4) La recinzione, per le sue notevoli dimensioni (65 metri) e il conseguente impatto edilizio sul territorio, avrebbe dovuto essere assentita con permesso di costruire. Inoltre, la sua collocazione a distanza dalla strada provinciale inferiore a quella prescritta dal codice della strada legittima l'adozione del provvedimento demolitorio. 5) Il provvedimento di demolizione è adeguatamente motivato in relazione alla qualificazione giuridica degli abusi, senza limitarsi a recepire acriticamente le risultanze di fatto dell'informativa di reato.