Cassazione penale Sez. I sentenza n. 33133 del 23 luglio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:33133PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice dell'esecuzione, nel valutare l'applicabilità dell'istituto della continuazione tra più reati, deve accertare l'esistenza di un'unica deliberazione preventiva, alla quale siano seguite specifiche determinazioni per la realizzazione di ciascuna condotta illecita. Tale unità di disegno criminoso può essere desunta da indici esterni, quali la vicinanza temporale, l'omogeneità delle modalità esecutive, la tipologia dei reati e la loro connessione funzionale, senza che ciascuno di tali elementi assuma valore necessario e sufficiente. Ove tali elementi risultino presenti, il giudice è tenuto a riconoscere il vincolo della continuazione, salvo adeguata motivazione in senso contrario, che si confronti specificamente con i fatti accertati nelle sentenze di condanna e con le precedenti valutazioni espresse in sede esecutiva su fattispecie analoghe. Il giudice dell'esecuzione, inoltre, nel valutare la sussistenza del medesimo disegno criminoso, non può limitarsi a considerazioni meramente assertive, ma deve procedere ad un esame approfondito degli elementi indiziari, senza omettere di esaminare specificamente i reati per i quali è stata chiesta l'applicazione della continuazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. SANDRINI Enrico G. - Consigliere

Dott. FIORDALISI Domenico - rel. Consigliere

Dott. CENTOFANTI Alessandro - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 19/06/2018 del TRIBUNALE di ROVIGO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. DOMENICO FIORDALISI;
Il Procuratore generale, Dott. ((omissis)), chiede l'annullamento con rinvio dell'ordinanza impugnata.
RITENUTO IN FATTO
1.1. (OMISSIS) ricorre avverso l'ordinanza del 19/06/2018 dei Tribunale di Rovigo che, quale giudice dell'esecuzione, ha rigettato la richiesta di applicazione della disciplina del…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.