Cassazione penale Sez. V sentenza n. 18885 del 5 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:18885PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice di appello, nel riformare la sentenza di primo grado, non può violare il divieto di reformatio in peius riconoscendo l'esistenza di una circostanza aggravante, come la recidiva, precedentemente esclusa, quando ciò costituisce l'unico fattore ostativo al giudizio di prevalenza delle circostanze attenuanti generiche. In tal caso, il giudice di appello deve procedere ad un nuovo giudizio di bilanciamento delle circostanze senza tener conto della recidiva illegittimamente ritenuta, in assenza di impugnazione del pubblico ministero. Il riconoscimento della recidiva, pur senza determinare un aumento di pena, integra un vizio di violazione di legge che legittima l'interesse all'impugnazione, in quanto incide sul giudizio di prevalenza delle circostanze attenuanti generiche ex art. 69, comma 4, c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PISTORELLI Luca - Presidente

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. CANANZI Francesc - rel. Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. MAURO Anna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 31/05/2022 della CORTE APPELLO di TORINO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere CANANZI FRANCESCO;
lette la requisitoria e le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale EPIDENDIO TOMASO, che ha chiesto annullarsi con rinvio la sentenza impugnata;
lette le conclusioni depositate dall'avvocato (OMISSIS), nell'interesse del ricorrente,…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.