Cassazione civile Sez. II sentenza n. 16292 del 25 settembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:16292CIV

Massima

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Il corrispettivo dovuto per i lavori di appalto, anche quando le parti non abbiano provato l'importo pattuito, deve essere determinato dal giudice sulla base delle tariffe o degli usi, ai sensi dell'art. 1657 c.c. Pertanto, una volta accertata l'esecuzione dei lavori, l'onere di provare l'avvenuta estinzione del debito mediante il pagamento di una somma inferiore a quella determinata secondo le tariffe o gli usi grava sulla parte debitrice, non sull'appaltatore creditore. Il giudice non può limitarsi a ritenere non provato il credito dell'appaltatore per la mancata dimostrazione dell'accordo sull'ammontare dei lavori extra capitolato, ma deve procedere alla determinazione del corrispettivo dovuto secondo i parametri di cui all'art. 1657 c.c., verificando successivamente se il debito sia stato estinto mediante i pagamenti effettuati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SCHETTINO Olindo - Presidente

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. MIGLIUCCI Emilio - rel. Consigliere

Dott. SAN GIORGIO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CARRATO Aldo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) (OMISSIS), elettivamente domiciliato in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), rappresentato e difeso dall'avvocato (OMISSIS);

- ricorrente -

contro

EREDI DI (OMISSIS) (OMISSIS), (OMISSIS) (OMISSIS), (OMISSIS) (OMISSIS), (OMISSIS) (OMISSIS), elettivamente domiciliati in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), che li…

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