Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 45374 del 27 dicembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:45374PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la responsabilità penale dell'imputato per il reato di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti, deve attenersi al principio secondo cui la ricostruzione del fatto operata dai giudici di merito, fondata su elementi probatori concreti e logicamente argomentati, non può essere sindacata in sede di legittimità, salvo che non risulti manifestamente illogica o viziata da errori di diritto. Tuttavia, qualora la sentenza impugnata non abbia adeguatamente motivato in ordine alla concessione o meno delle attenuanti generiche e all'entità della pena inflitta, il giudice di legittimità è tenuto ad annullare la decisione con rinvio ad altra sezione della Corte d'appello, affinché proceda a una nuova valutazione di tali profili, in ossequio al principio di adeguata e coerente motivazione delle decisioni giurisdizionali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUSCO ((omissis)) - Presidente

Dott. IZZO Fausto - Consigliere

Dott. MASSAFRA Umberto - Consigliere

Dott. MARINELLI Felicetta - rel. Consigliere

Dott. MONTAGNI Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) LI. AN. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 2833/2008 CORTE APPELLO di GENOVA, del 09/04/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 01/12/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FELICETTA MARINELLI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. DELEHAYE Enrico che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

PREMESSO IN FATTO

Con sentenza del …

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