Il rilascio di una dichiarazione non veritiera da parte di un privato alla pubblica amministrazione, ancorché verificabile da quest'ultima, può integrare il reato di falso ideologico di cui all'art. 483 c.p. qualora tale dichiarazione costituisca il presupposto per il rilascio di un certificato amministrativo e abbia valore di prova dei fatti attestati. Inoltre, il concorso di un soggetto estraneo (extraneus) nel reato proprio di falso in certificazione commesso da persona esercente un servizio di pubblica necessità ai sensi dell'art. 481 c.p. può essere configurato qualora emerga la prova del suo contributo materiale e psicologico al reato, come nel caso in cui il soggetto estraneo abbia richiesto l'attestazione falsa e fosse consapevole della sua intrinseca pericolosità. Tuttavia, la valutazione della sussistenza degli elementi costitutivi dei reati contestati deve essere effettuata dal giudice di merito sulla base di un'approfondita disamina delle risultanze probatorie, senza che il giudice di legittimità possa sostituire proprie valutazioni di fatto a quelle del primo giudice, salvo il caso di manifesta illogicità o irragionevolezza della motivazione.