Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 43283 del 12 novembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:43283PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, abusando della sua posizione di preminenza e dei poteri connessi alla sua funzione, costringe il privato a dare o promettere indebitamente denaro o altra utilità, realizza il delitto di concussione, anche quando il privato versi in una situazione di illiceità e sia consapevole dell'illegittimità dell'atto richiesto, in quanto l'abuso della qualità e dei poteri del pubblico ufficiale ha creato uno stato di timore tale da escludere la libera determinazione della volontà del privato. Il margine di oscillazione del valore della dazione da parte della vittima, pur potendo eventualmente attenuare la gravità della condotta illecita, non vale ad escludere l'azione esecutiva e i profili soggettivi del comportamento del pubblico ufficiale, che permangono inalterati agli effetti dell'applicazione dell'art. 317 c.p. Pertanto, la qualificazione giuridica dei fatti come concussione e non come corruzione risulta corretta, in quanto la posizione di preminenza prevaricatrice del pubblico ufficiale ha creato uno stato di timore tale da escludere la libera determinazione della volontà del privato, nonostante quest'ultimo fosse già in una situazione di illiceità e consapevole dell'illegittimità dell'atto richiesto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SERPICO Francesco - Presidente

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. FAZIO ((omissis)) - Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Fa. Sc. , nato il (OMESSO);

avverso la sentenza 19 febbraio 2007 della Corte di appello di Messina, che, in parziale riforma della sentenza del Tribunale di Patti, lo ha assolto dal reato del capo b (tentata estorsione in danno di Ma. Ro. ) perche' il fatto non sussiste, e ha rideterminato la pena per il reato sub a (estorsione in danno di Co. ) in anni 3 di reclusione riconosciute le circostanze attenuanti generiche;

Visti gli atti, il provv…

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