Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza breve n. 359 del 2024

ECLI:IT:TARSA:2024:359SENB

Massima

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Il provvedimento amministrativo illegittimo può essere annullato d'ufficio dalla pubblica amministrazione entro un termine ragionevole, comunque non superiore a dodici mesi dal momento dell'adozione del provvedimento, sussistendone le ragioni di interesse pubblico e tenendo conto degli interessi dei destinatari e dei controinteressati. Decorso tale termine, l'annullamento è possibile solo nei casi in cui il provvedimento sia stato conseguito sulla base di false rappresentazioni dei fatti o di dichiarazioni sostitutive false o mendaci, accertate con sentenza penale passata in giudicato. La mancanza di sottoscrizione autografa o di attestazione di conformità all'originale comporta la nullità dell'atto amministrativo per difetto di un requisito essenziale, non potendosi attribuire valore probatorio a copie prive di tali elementi. Il legittimo affidamento maturato dal destinatario del provvedimento, anche in ragione di comportamenti positivi reiterati dell'amministrazione, costituisce un ulteriore limite all'esercizio del potere di autotutela, che deve essere adeguatamente motivato in relazione all'interesse pubblico prevalente. Pertanto, l'annullamento in autotutela di un provvedimento amministrativo, intervenuto oltre il termine di dodici mesi dal suo rilascio, in assenza di un accertamento giudiziale penale della falsità della documentazione posta a suo fondamento e in presenza di un legittimo affidamento del destinatario, risulta illegittimo per violazione dell'art. 21-nonies della Legge n. 241/1990.

Sentenza completa

Pubblicato il 05/02/2024

N. 00359/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00088/2024 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex
art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 88 del 2024, proposto da
-OMISSIS- in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avvocati Simona Corradino e Francesco Lanocita, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Capaccio Paestum, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avvocato Barbato Iannuzzi, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
Ministero della Cultura – Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Salerno e Av…

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