Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 171 del 2023

ECLI:IT:TARLAZ:2023:171SENT

Massima

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Il divieto di fermata in una determinata area stradale, adottato dall'Amministrazione comunale nell'esercizio del proprio potere di regolamentazione della circolazione veicolare e pedonale, costituisce un legittimo e insuperabile ostacolo al rilascio di concessioni di occupazione di suolo pubblico in quella medesima area, in quanto la presenza di arredi e strutture connesse all'attività di somministrazione di alimenti e bevande determinerebbe un intralcio alla libera e sicura circolazione, in contrasto con le finalità perseguite dal divieto di fermata. L'Amministrazione, nel valutare le istanze di concessione di occupazione di suolo pubblico, è tenuta a contemperare i molteplici interessi pubblici in gioco, tra cui rientrano anche quelli afferenti alla circolazione stradale e alla regolamentazione del traffico urbano, potendo pertanto negare il rilascio di nuove concessioni o revocare quelle già assentite, anche in presenza di una pregressa occupazione, qualora le esigenze di tutela della sicurezza e della fluidità della circolazione lo impongano. Il concessionario, infatti, non vanta alcun diritto di insistenza né aspettative di sorta al rinnovo del preesistente rapporto concessorio, essendo l'Amministrazione titolare del potere di riesaminare la permanenza dei presupposti per il rilascio o il mantenimento della concessione medesima.

Sentenza completa

Pubblicato il 04/01/2023

N. 00171/2023 REG.PROV.COLL.

N. 12982/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 12982 del 2017, proposto da
Giulio Passami L'Olio S.a.s., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli avvocati Giuliano Gruner e Federico Dinelli, con domicilio eletto presso lo studio Federico Dinelli in Roma, via Dandolo, 19a;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato Sergio Siracusa, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via del Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

previa sospensione dell’efficacia:

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