Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 38230 del 14 settembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:38230PEN

Massima

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La misura cautelare della custodia in carcere può essere sostituita con quella degli arresti domiciliari quando, a seguito del decorso del tempo e della valutazione delle concrete e attuali esigenze cautelari, risulti che la meno afflittiva misura degli arresti domiciliari sia idonea a soddisfare le esigenze cautelari, senza che ciò comporti la condanna del ricorrente alle spese del procedimento o al pagamento di una sanzione pecuniaria, in caso di sopravvenuta carenza di interesse alla decisione. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che la valutazione delle esigenze cautelari deve essere effettuata in concreto e in modo attuale, tenendo conto anche del decorso del tempo dalla applicazione della misura cautelare più grave. Qualora risulti che la misura meno afflittiva degli arresti domiciliari sia idonea a soddisfare le esigenze cautelari, il giudice deve disporne la sostituzione, senza che ciò comporti conseguenze negative per il ricorrente in caso di sopravvenuta carenza di interesse alla decisione del ricorso. La massima sottolinea l'importanza del principio di proporzionalità nell'applicazione delle misure cautelari, nonché l'esigenza di una valutazione concreta e aggiornata delle circostanze del caso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARCANO Domenic - Presidente

Dott. MOGINI S. - rel. Consigliere

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia - Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuel - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 30/05/2016 del Tribunale di Roma - Sezione per il Riesame dei provvedimenti restrittivi della liberta' personale;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ANIELLO Roberto, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. (OMISS…

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