Il silenzio assenso non opera per le istanze di condono edilizio relative ad immobili soggetti a vincolo paesaggistico-ambientale, essendo in ogni caso necessario il previo parere espresso dell'autorità competente alla gestione del vincolo. L'onere della prova circa l'avvenuta formazione del silenzio assenso grava sui richiedenti, i quali devono fornire idonea documentazione attestante il rilascio del prescritto parere della Soprintendenza. In assenza di tale prova, l'amministrazione è legittimata a rigettare l'istanza di condono anche oltre il termine di 24 mesi dalla presentazione della domanda, non essendo in tal caso applicabile la formazione del silenzio assenso. Inoltre, l'amministrazione può legittimamente negare il condono edilizio qualora dimostri, anche attraverso precedenti accertamenti, che le opere abusive non erano ultimate alla data del 1° ottobre 1983, termine ultimo previsto dalla legge per l'ammissibilità delle istanze di sanatoria.