Cassazione penale Sez. II sentenza n. 43377 del 23 ottobre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:43377PEN

Massima

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Il delitto di tentata estorsione pluriaggravata si configura quando l'agente, a prescindere dall'intensità e dalla gravità della violenza o della minaccia utilizzata, mira all'attuazione di una pretesa non tutelabile davanti all'autorità giudiziaria, in tal modo coartando ingiustamente la volontà della persona offesa. Ciò si verifica anche quando la condotta minacciosa si estrinseca in forme di tale forza intimidatoria da andare al di là di ogni ragionevole intento di far valere un preteso diritto, trasformandosi in una condotta estorsiva. La mera esistenza di una pretesa creditoria, anche se non giuridicamente azionabile, non è sufficiente a configurare il diverso reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza alle persone, essendo necessario che la condotta dell'agente non ecceda i limiti di una ragionevole iniziativa volta a far valere il proprio diritto. I giudici di merito, attraverso un'approfondita valutazione delle emergenze istruttorie, possono pertanto ritenere integrato il delitto di tentata estorsione pluriaggravata quando l'azione violenta o minacciosa, per le sue modalità intrinseche, assume una connotazione estorsiva, indipendentemente dalla sussistenza di una pretesa creditoria in capo all'agente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluig - rel. Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. PACILLI G.A.R. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto nell'interesse di:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
contro la sentenza della Corte di Appello di Bologna del 14.1.2018;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));
udito il PM, nella persona del sostituto procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito l'Avv. (OMISSI…

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