Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esercizio del potere di ordinanza attribuito al Sindaco dall'art. 3, comma 16, della legge n. 94 del 2009, può disporre la rimozione dell'occupazione abusiva di suolo pubblico e la chiusura temporanea dell'esercizio commerciale, in quanto tale potere, pur non essendo vincolato ai requisiti di contingibilità e urgenza previsti per le ordinanze ex art. 54 TUEL, è comunque espressamente regolamentato dalla legge per ipotesi assolutamente prevedibili, che non hanno i connotati dell'eccezionalità, al fine di tutelare l'interesse pubblico alla sicurezza stradale e alla corretta fruizione del territorio, anche in relazione a fenomeni di degrado diffuso. L'esercizio di tale potere da parte del Sindaco, attraverso l'adozione di un provvedimento di carattere generale come l'Ordinanza sindacale n. 258 del 2012, non si pone in contrasto con i principi costituzionali, in quanto la legge ne definisce il fine pubblico da perseguire e il contenuto e le modalità di esercizio, rispettando così il principio di legalità sostanziale. Pertanto, il provvedimento sanzionatorio adottato in applicazione di tale Ordinanza, che dispone la rimozione dell'occupazione abusiva e la chiusura temporanea dell'esercizio, non è illegittimo, in quanto l'occupazione di suolo pubblico senza titolo concessorio, per finalità commerciali, costituisce una violazione ontologica e funzionale, a prescindere dall'avvenuto ripristino della legalità, essendo la sanzione volta anche a finalità di prevenzione e dissuasione.