Cassazione penale Sez. I ordinanza n. 25214 del 5 giugno 2018

ECLI:IT:CASS:2018:25214PEN

Massima

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Il ricorso per cassazione proposto personalmente dal condannato è inammissibile, in quanto la legge n. 103 del 2017 ha escluso tale facoltà, prevedendo che il ricorso debba essere in ogni caso sottoscritto da difensori iscritti nell'albo speciale della Corte di Cassazione. L'inammissibilità del ricorso comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e, in mancanza di elementi atti a escludere la colpa nella determinazione della causa di inammissibilità, anche al versamento di una somma a favore della Cassa delle Ammende, determinata in base ai criteri di equità. Il principio di diritto affermato mira a garantire il rispetto delle norme processuali che disciplinano l'accesso al giudizio di legittimità, assicurando la corretta rappresentanza tecnica del condannato e la regolarità del procedimento, a tutela del diritto di difesa e del corretto svolgimento del processo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Mariastefani - Presidente

Dott. ((omissis)) - Rel. Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 15/01/2018 del TRIB. SORVEGLIANZA di MILANO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis)).
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
Il ricorso in esame e' stato proposto personalmente dall'interessato.
Sia il provvedimento impugnato sia il ricorso sono pero' successivi al 4 agosto 2017, data dell'entrata in vigore della L. n. 103 del 2017, con cui si e' esclusa la facolta' dell'impu…

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