La giurisdizione del giudice amministrativo è esclusa nelle controversie relative a rapporti di lavoro alle dipendenze di pubbliche amministrazioni, in quanto tali rapporti sono ormai interamente contrattualizzati e regolati secondo le norme del diritto privato. Pertanto, gli atti di gestione del rapporto di lavoro, anche se adottati da un'amministrazione pubblica, rientrano nella giurisdizione del giudice ordinario, salvo che l'atto sia stato emanato anteriormente al 30 giugno 1998, data di entrata in vigore della riforma che ha contrattualizzato i rapporti di pubblico impiego. In tali casi, la giurisdizione spetta al giudice amministrativo. La determinazione della giurisdizione competente deve essere effettuata con riferimento al momento in cui l'atto è stato posto in essere, senza che possano rilevare profili di discrezionalità amministrativa o di autotutela, essendo tali istituti connessi al pregresso operare secondo moduli pubblicistici, ormai esclusi dalla radicale contrattualizzazione del rapporto di lavoro pubblico. Pertanto, ove l'atto di gestione del rapporto di lavoro sia stato emanato successivamente al 30 giugno 1998, la giurisdizione spetta al giudice ordinario, al quale la controversia dovrà essere riproposta entro il termine perentorio di tre mesi dal passaggio in giudicato della pronuncia di inammissibilità per difetto di giurisdizione del giudice amministrativo.