Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 8733 del 26 febbraio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:8733PEN

Massima

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Il reato di minaccia a pubblico ufficiale si configura quando le espressioni proferite, anche se inizialmente dirette a far cessare l'intervento del pubblico ufficiale, assumono successivamente un contenuto palesemente minaccioso e intimidatorio, reso attendibile dalla personalità e dalla condizione giuridica degli imputati, indipendentemente dal fatto che l'atto di servizio sia stato già compiuto. L'elemento oggettivo del reato sussiste anche quando le minacce sono rivolte al pubblico ufficiale dopo l'esecuzione dell'atto d'ufficio, purché siano idonee a determinare in lui il timore di subire un danno ingiusto nella sua sfera personale o professionale. La valutazione della forza intimidatoria delle espressioni utilizzate deve tenere conto del contesto in cui sono state pronunciate e della condizione soggettiva degli imputati, come la loro personalità e precedenti giudiziari, al fine di accertare la concreta idoneità delle minacce a condizionare l'attività del pubblico ufficiale. Il reato di minaccia a pubblico ufficiale è integrato anche quando le espressioni minacciose, pur non essendo pronunciate contestualmente all'atto d'ufficio, siano comunque idonee a determinare nel pubblico ufficiale il timore di subire un danno ingiusto nella sua sfera personale o professionale, in ragione delle concrete circostanze del caso e delle caratteristiche soggettive degli imputati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. MANNINO Saverio - Consigliere

Dott. GRAMENDOLA Francesco Pao - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. DOGLIOTTI Massimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1. CE. Vi. , nato il (OMESSO);

2. CE. Ma. , nato il (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Reggio Calabria 17 gennaio 2008.

Letta la requisitoria del PROCURATORE GENERALE, in persona del Dr. Carlo DI CASOLA, il quale ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

Sentita la relazione svolta dal Cons. Dott. S. F. MANNINO.

Osserva:

IN FATTO E DIRITTO

Con sentenza…

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