Cassazione penale Sez. I sentenza n. 13394 del 30 aprile 2020

ECLI:IT:CASS:2020:13394PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La responsabilità penale dell'imputato per il delitto di omicidio volontario e rapina aggravata può essere affermata sulla base di un complesso di indizi gravi, precisi e concordanti, anche in assenza di prove dirette, purché la ricostruzione della dinamica del fatto e l'individuazione dell'autore siano logicamente e razionalmente giustificate dalla valutazione complessiva degli elementi probatori, senza che sia necessario accertare con assoluta certezza l'ora esatta del decesso. Infatti, la determinazione dell'orario della morte può essere effettuata sulla base di una pluralità di elementi indiziari, quali le risultanze delle consulenze tecniche, le testimonianze, i dati telefonici e le circostanze fattuali, senza che sia indispensabile una prova scientifica incontrovertibile. Inoltre, la mancanza di tracce ematiche sugli indumenti dell'imputato al momento del fermo non è di per sé sufficiente a escludere la sua responsabilità, atteso che l'assassino potrebbe aver gettato gli indumenti sporchi di sangue in un luogo diverso dal luogo del delitto. Infine, il possesso da parte dell'imputato di oggetti appartenenti alla vittima, come telefoni cellulari, orologi e tessere, costituisce un grave indizio a suo carico, in assenza di plausibili giustificazioni fornite dall'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 07/11/2018 della CORTE ASSISE APPELLO di FIRENZE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. LOY MARIA FRANCESCA, che conclude per l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore l'avvocato (OMISSIS) del foro di ROMA in difesa di: (OMISSIS);
conclude con la richiesta dell'inammissibil…

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