Consiglio di Stato sentenza n. 5007 del 2013

ECLI:IT:CDS:2013:5007SENT

Massima

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Il richiedente la concessione edilizia in sanatoria ha l'onere di provare che l'opera abusiva sia stata completata entro la data utile fissata dalla legge, non essendo sufficiente la mera dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà, la quale deve essere supportata da ulteriori riscontri documentali, anche di natura indiziaria, purché altamente probanti. Qualora l'Amministrazione dimostri, sulla base di elementi probatori oggettivi, che le opere sono state realizzate in epoca successiva alla data limite prevista dalla normativa, il richiedente non può ottenere la sanatoria edilizia, non essendo stata raggiunta la prova dell'anteriorità delle opere rispetto al discrimine temporale stabilito dalla legge. Il principio di diritto affermato dalla giurisprudenza amministrativa è che l'onere della prova circa l'anteriorità delle opere abusive rispetto alla data utile per la sanatoria grava sul privato richiedente, non essendo sufficiente la sua mera dichiarazione, ma essendo necessari ulteriori riscontri documentali, anche indiziari, idonei a superare le risultanze istruttorie in possesso dell'Amministrazione che depongano per la posteriorità delle opere. Pertanto, ove l'Amministrazione dimostri in modo convincente, sulla base di elementi probatori oggettivi, che le opere abusive sono state realizzate in epoca successiva alla data limite prevista dalla legge, il richiedente la sanatoria non può ottenere il condono edilizio, non avendo assolto il proprio onere probatorio.

Sentenza completa

N. 09633/2009
REG.RIC.

N. 05007/2013REG.PROV.COLL.

N. 09633/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9633 del 2009, proposto dal signor ((omissis)), rappresentato e difeso dall’avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio del medesimo, in Roma, via ((omissis)), 7;

contro

il Comune di Castelrotto, in persona del Sindaco in carica, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio del primo, in Roma, via ((omissis)), 5;

per la riforma

della sentenza del T.R.G.A. - SEZIONE AUTONOMA DELLA PROVINCIA DI BOLZANO, n. 300/2009, resa tra le parti e concernente: rigetto domanda di sanatoria edilizia;

Visti il ricorso in appello e i relati…

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