Cassazione penale Sez. I sentenza n. 5514 del 6 febbraio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:5514PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Nell'ambito del procedimento di prevenzione antimafia, il giudice può applicare la misura della confisca dei beni patrimoniali nella disponibilità della persona proposta per l'applicazione della misura di prevenzione, anche in assenza di una condanna penale, qualora sussista una sproporzione tra il valore dei beni posseduti, direttamente o indirettamente, e i redditi dichiarati o l'attività economica svolta, e l'interessato non fornisca una giustificazione credibile circa la legittima provenienza di tali beni. La confisca può riguardare l'intero complesso aziendale e patrimoniale, senza necessità di distinguere l'apporto di componenti lecite da quello imputabile a fonti illecite, quando il consolidamento e l'espansione dell'attività economica siano stati sin dall'inizio agevolati dall'organizzazione criminale di cui il proposto è ritenuto partecipe. Il concetto di "appartenenza" ad associazione mafiosa, che legittima l'applicazione della misura di prevenzione, è più ampio rispetto a quello di "partecipazione" al sodalizio criminale, ricomprendendo ogni comportamento che, pur non realizzando il reato di associazione mafiosa, sia funzionale agli interessi dei poteri criminali e costituisca una sorta di "contiguità" all'associazione stessa, denotando la pericolosità sociale specifica del soggetto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO Maria Cristina - Presidente

Dott. NOVIK Adet Toni - rel. Consigliere

Dott. SANDRINI Enrico Giusepp - Consigliere

Dott. SARACENO Rosa Anna - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso il decreto n. 21/2014 CORTE APPELLO di CALTANISSETTA, del 07/05/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ADET TONI NOVIK;
lette le conclusioni del PG Dott. Pasquale Fimiani, che ha chiesto l'annullamento con rinvio dei provvedimenti relativamente (Ndr: testo originale non comprensibile). Inammissibilita' nel resto.
RILEVATO IN FATTO

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