Cassazione penale Sez. III sentenza n. 13087 del 17 marzo 2017

ECLI:IT:CASS:2017:13087PEN

Massima

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Il reato di pornografia minorile di cui all'art. 600-ter c.p. costituisce un reato di pericolo concreto, volto a reprimere quelle condotte prodromiche che mettono a repentaglio il libero sviluppo personale del minore, mercificando il suo corpo e immettendolo nel circuito perverso della pedofilia. Integra tale reato chiunque, utilizzando minori degli anni diciotto, realizza esibizioni o spettacoli pornografici ovvero produce materiale pornografico, con il pericolo concreto di diffusione del materiale prodotto. Tale pericolo concreto sussiste quando l'agente abbia a disposizione strumenti tecnici di riproduzione e/o di trasmissione, anche telematica, idonei a diffondere il materiale, e abbia utilizzato più minori per la produzione dello stesso, esprimendo così un'organizzazione, anche embrionale, con successiva destinazione, anche solo potenziale, del materiale pornografico alla fruizione da parte di terzi. Il diniego delle circostanze attenuanti generiche può essere adeguatamente motivato con riferimento alla gravità delle condotte perpetrate, alla loro durata nel tempo e alla presenza di minacce rivolte alle vittime, senza necessità di esaminare tutti gli elementi favorevoli o sfavorevoli dedotti dalle parti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI NICOLA Vito - Presidente

Dott. CERRONI Claudio - Consigliere

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - rel. Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 15/6/2015 della Corte di appello di Salerno;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MENGONI Enrico;
lette udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa FILIPPI Paola, che ha concluso chiedendo dichiarare inammissibile il ricorso;
udite le conclusioni del difensore…

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