Cassazione penale Sez. II sentenza n. 16419 del 11 aprile 2013

ECLI:IT:CASS:2013:16419PEN

Massima

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Il giudice di merito può legittimamente negare l'applicazione dell'attenuante speciale di cui all'art. 648 co. 2 c.p. in base a una valutazione complessiva del fatto, che tenga conto non solo di elementi oggettivi, ma anche della personalità dell'autore del reato, desumibile anche dai suoi precedenti penali. Tali precedenti, infatti, incidono sulla gravità o particolare tenuità del fatto, conferendogli connotazioni rilevanti ai fini del giudizio. Inoltre, la sospensione del termine di prescrizione è legittimamente disposta anche quando il rinvio del dibattimento sia stato determinato dalla necessità di trattazione prioritaria dei processi rientranti nella categoria di cui all'art. 132-bis disp. att. c.p.p., a prescindere dall'effettiva applicabilità dell'indulto al caso concreto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamill - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Palermo, sezione 2 penale, in data 16.10.2012.

Sentita la relazione della causa fatta dal consigliere Piercamillo Davigo.

Udita la requisitoria del sostituto procuratore generale, dott. ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo che il ricorso sia rigettato.

Udito il difensore, Avv. (OMISSIS), il quale ha concluso per l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

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