Consiglio di Stato sentenza n. 8040 del 2010

ECLI:IT:CDS:2010:8040SENT

Massima

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Il Comune, in qualità di proprietario di un impianto sportivo comunale, può affidarne la gestione a un soggetto privato mediante un rapporto concessorio, il quale si caratterizza per la presenza di un interesse pubblico alla fruizione del servizio da parte della collettività. Pertanto, la controversia relativa alla risoluzione anticipata di tale rapporto concessorio rientra nella giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo, non potendosi configurare una mera questione di diritto privato. La delibera comunale che dispone la risoluzione anticipata di un rapporto concessorio deve essere adeguatamente motivata, indicando specifici inadempimenti del concessionario o sopravvenute ragioni di interesse pubblico che giustifichino la cessazione anticipata del rapporto prima della sua naturale scadenza. La mera genericità delle contestazioni mosse al concessionario o l'assenza di una chiara individuazione delle ragioni di interesse pubblico sottese alla decisione determinano l'illegittimità del provvedimento per carenza di motivazione. Inoltre, la circostanza che alcuni profili della convenzione non abbiano trovato attuazione per cause non imputabili al concessionario, come il ritardo nell'esecuzione di lavori da parte dell'amministrazione, non integra un inadempimento del gestore tale da giustificare lo scioglimento anticipato del rapporto concessorio. In tali ipotesi, l'amministrazione non può recedere unilateralmente dal contratto, se non nel rispetto delle previsioni convenzionali e delle norme di legge in materia. Infine, l'amministrazione che dispone lo scioglimento anticipato di un rapporto concessorio in assenza di adeguata motivazione, incorre in una responsabilità per violazione del dovere di diligenza, essendo tenuta a risarcire il danno patrimoniale subito dal concessionario, consistente nella perdita dei ricavi che questi avrebbe potuto conseguire fino alla naturale scadenza del rapporto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL CONSIGLIO DI STATO
IN SEDE GIURISDIZIONALE
SEZIONE QUINTA
HA PRONUNCIATO LA PRESENTE
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 3017 del 2010, proposto da:
Comune di Lacchiarella in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dagli avv. Gi.Ma. e Ga.Pa., con domicilio eletto presso Ga.Pa. in Roma;
contro
In. S.a.s., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli avv. Ca.An., Do.Re. e Fa.Ro., con domicilio eletto presso Gi.Co. in Roma;
per la riforma
della sentenza del T.A.R. LOMBARDIA - MILANO SEZIONE III n. 05021/2009, resa tra le parti, concernente GESTIONE PISCINA COMUNALE.
Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio di In. Sas;
Viste le memorie difensive;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nell'udienza pubblica del giorno 28 settembre 2010 il Cons. ((omissis)) e ud…

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