Il comportamento violento e reiterato di un coniuge nei confronti dell'altro e dei figli, anche se verificatosi in epoca precedente alla separazione, costituisce grave violazione dei doveri nascenti dal matrimonio tale da fondare, di per sé, non solo la pronuncia di separazione personale per intollerabilità della convivenza, ma anche la dichiarazione di addebitabilità della separazione all'autore di tali condotte, senza necessità di comparare il comportamento della vittima. L'interesse del minore, in caso di separazione, deve essere valutato anche in relazione alla capacità genitoriale e alla qualità della relazione tra il minore e ciascun genitore, tenendo conto degli eventuali pregiudizi subiti dal minore a causa dei comportamenti violenti di uno dei genitori. In tali casi, l'affidamento esclusivo del minore all'altro genitore, pur non precludendo la possibilità di recuperare una genitorialità condivisa, può risultare più conforme all'interesse del minore, anche in considerazione dell'eventuale necessità di un graduale percorso di riavvicinamento del minore al genitore violento, con l'ausilio e sotto la vigilanza dei servizi sociali.