Cassazione penale Sez. II sentenza n. 7923 del 20 febbraio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:7923PEN

Massima

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Il reato di estorsione aggravata dalla modalità mafiosa si configura quando l'agente, anche senza far parte di un'associazione mafiosa, si avvale della forza intimidatrice derivante dall'appartenenza ad un sodalizio criminale per costringere la vittima a compiere un atto pregiudizievole, come la sospensione di un contratto, al fine di procurare a sé un ingiusto profitto. L'aggravante del numero delle persone si applica indipendentemente dalla natura della partecipazione degli altri soggetti, purché la loro presenza, anche se meramente silente, abbia conferito maggiore efficacia intimidatrice alla condotta dell'agente. La fattispecie di cui all'art. 513-bis c.p. (Illecita concorrenza con minaccia o violenza) non è applicabile quando la condotta mirava non a condizionare la libera concorrenza, ma a costringere la vittima a compiere un atto pregiudizievole, rientrando in tal caso nel reato di estorsione. La sussistenza del reato di associazione mafiosa può essere desunta da elementi fattuali, come la modalità tipica di realizzazione del reato di estorsione, il contesto in cui è maturata la vicenda e l'intervento autorevole di esponenti della locale consorteria criminale, senza che sia necessaria la prova della formale appartenenza dell'agente all'associazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO Giuseppe Mar - Presidente

Dott. PAGANO Filiberto - Consigliere

Dott. FIANDANESE Franco - Consigliere

Dott. ZAPPIA Pietro - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) GU. RO., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 07/12/2006 CORTE APPELLO di PALERMO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. ZAPPIA PIETRO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. IANNELLI Mario, che ha concluso per l'inammissibilita' o, in subordine, il rigetto del ricorso;

Udito il difensore Avv. REINA Antonio che ha chiesto l'accoglimento Del ricorso.

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