Tribunale Amministrativo Regionale Piemonte - Torino sentenza n. 222 del 2016

ECLI:IT:TARPIE:2016:222SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di diniego di condono ambientale deve essere adeguatamente e coerentemente motivato, evitando contraddizioni e illogicità. L'amministrazione non può dichiarare definitivamente "non sanabili" le opere oggetto di una domanda di sanatoria edilizia ancora pendente, senza aver prima concluso formalmente tale procedimento e chiarito le ragioni della loro asserita insanabilità. Parimenti, la richiesta di rettifica o integrazione documentale presuppone che il procedimento di condono abbia ancora concrete possibilità di concludersi positivamente per il richiedente, essendo incompatibile con l'affermazione di una definitiva preclusione alla concessione del condono stesso. La motivazione del provvedimento di diniego deve essere chiara, univoca e coerente, senza contraddizioni interne che ne impediscano la comprensione e la corretta valutazione da parte del destinatario.

Sentenza completa

N. 01526/2008
REG.RIC.

N. 00222/2016 REG.PROV.COLL.

N. 01526/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1526 del 2008, proposto da:
CUCCUINI MAURIZIO, rappresentato e difeso dall'avv. Alberto Griva, con domicilio eletto presso lo studio del medesimo in Torino, corso Stati Uniti, 57;

contro

COMUNE di BUSSOLENO, in persona del Sindaco
pro tempore
, non costituito;

per l'annullamento

- del provvedimento prot. n. 7949 in data 17.07.2008, successivamente noto, del Responsabile dell'Area Urbanistica, Servizio Edilizia del Comune di Bussoleno, di "diniego del titolo abilitativo edilizio per la sanatoria ambientale" in relazione ad interventi edilizi concernenti il f…

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