Il provvedimento di autorizzazione unica regionale per la realizzazione e l'esercizio di un impianto di trattamento di rifiuti non pericolosi è legittimo, in quanto le operazioni autorizzate, consistenti nella messa in riserva (R13) e nel pretrattamento preliminare al recupero (R12) di tali rifiuti, non rientrano nell'obbligo di preventiva valutazione di impatto ambientale (VIA) ai sensi del D.Lgs. 152/2006, trattandosi di attività di recupero e non di smaltimento. L'amministrazione regionale, nel rilasciare l'autorizzazione all'esito della conferenza di servizi, ha correttamente esercitato il proprio potere discrezionale, valutando le posizioni prevalenti emerse in sede di conferenza e bilanciando gli interessi pubblici e privati coinvolti, senza essere vincolata dal parere contrario espresso dal Comune, in quanto la normativa speciale in materia di autorizzazione unica per impianti di smaltimento e recupero rifiuti (art. 208 D.Lgs. 152/2006) attribuisce alla Regione ampi margini di discrezionalità nella ponderazione delle risultanze della conferenza di servizi.