Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 5899 del 2014

ECLI:IT:TARNA:2014:5899SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: L'ordine di demolizione di opere edilizie realizzate in assenza di titolo abilitativo o in totale difformità dallo stesso è legittimo anche quando: 1) Le opere, pur avendo carattere manutentivo o pertinenziale, comportano un incremento del carico urbanistico, essendo preordinate alla realizzazione di nuova volumetria. In tali casi, la legittimità dei manufatti deve essere valutata nella loro unitarietà, senza possibilità di una valutazione atomistica degli interventi. 2) È stata presentata una domanda di condono edilizio, in quanto il condono costituisce un beneficio concesso a fronte del pagamento dell'oblazione, circoscritto al manufatto abusivo nella sua conformazione originaria, senza consentire modifiche o ampliamenti. La prosecuzione di lavori abusivi a completamento di opere non ancora sanate è pertanto vietata. 3) Le opere sono state realizzate in area soggetta a vincolo paesaggistico, per le quali è necessaria una specifica autorizzazione che, in assenza, comporta l'obbligo di riduzione in pristino dello stato dei luoghi. 4) Non è richiesta una specifica motivazione sull'interesse pubblico alla demolizione, essendo sufficiente la mera constatazione dell'esecuzione dell'opera in assenza o in difformità dal titolo abilitativo. 5) L'onere di provare la preesistenza delle opere rispetto all'entrata in vigore della normativa che ha esteso l'obbligo del titolo abilitativo a tutto il territorio comunale grava sulla parte ricorrente, non essendo sufficiente la sola produzione di una relazione tecnica di parte.

Sentenza completa

N. 07508/2007
REG.RIC.

N. 05899/2014 REG.PROV.COLL.

N. 07508/2007 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7508 del 2007, proposto da: Aprea Giuseppina, Maresca Francesco Saverio, rappresentati e difesi dall'avv. Antonio Maria Di Leva, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Riccardo Soprano, in Napoli, via Toledo 156;

contro

Comune di Massa Lubrense, in persona del sindaco p.t., rappresentato e difeso dagli avv.ti Ferdinando Pinto, Giulio Renditiso e Rosa Persico, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Erik Furno, in Napoli, via Cesario Console, 3;

per l'annullamento

dell’ordinanza di demolizione n. 493 del 3 ottobre 2007;

Visti il ricorso e i relativi allegati;

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