Cassazione penale Sez. I sentenza n. 19468 del 4 maggio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:19468PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione di tipo mafioso, ai fini dell'adozione di una misura cautelare personale, richiede la dimostrazione di un ruolo dinamico e funzionale dell'indagato nel tessuto organizzativo del sodalizio, tale da implicare una stabile e organica compenetrazione con esso, desumibile da indicatori fattuali gravi, precisi e concordanti, idonei a dare la sicura dimostrazione della costante permanenza del vincolo associativo, con puntuale riferimento allo specifico periodo temporale considerato dall'imputazione. La mera convergenza di plurime attendibili dichiarazioni che si limitino ad affermare la conosciuta appartenenza dell'indagato al sodalizio criminoso configura meri indizi di colpevolezza non idonei all'adozione di misura cautelare personale, essendo necessario che almeno una di tali attendibili dichiarazioni indichi specifici comportamenti o fatti che possano ritenersi, sul piano logico, significativi di un consapevole apporto al perseguimento degli interessi del sodalizio, oggetto di specifica motivazione in ordine a tale loro significatività. L'ordinanza cautelare deve pertanto contenere una puntuale ricostruzione del ruolo e della funzione dell'indagato nell'ambito dell'associazione mafiosa, con riferimento a condotte o comportamenti o fatti specifici che ne dimostrino il coinvolgimento attuale e consapevole negli interessi del sodalizio, senza potersi limitare a generiche affermazioni di appartenenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. MANCUSO Luigi Fabrizio - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
Avverso l'ordinanza n. 762/2017 del Tribunale di Catanzaro in data 13/06/2017;
Visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
Udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MINCHELLA Antonio;
Udito il Procuratore Generale, in persona del Dott. Alfredo Pompeo Viola, che ha concluso per il rigetto del ricorso;
Udito il difensore, Avv. (OMISSIS), che ha insistito per l'accoglimento dei motivi di ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. In data 13/06/2017 il Tribunale d…

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