Cassazione penale Sez. II sentenza n. 10863 del 6 marzo 2014

ECLI:IT:CASS:2014:10863PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice di legittimità, nel sindacare la motivazione di un provvedimento cautelare emesso dal tribunale del riesame, deve limitarsi a verificare la congruenza della motivazione rispetto ai canoni della logica e ai principi di diritto che governano l'apprezzamento delle risultanze probatorie, senza poter procedere a una nuova o diversa valutazione degli elementi indizianti o a un diverso esame degli elementi materiali e fattuali delle vicende indagate, trattandosi di apprezzamenti rientranti nell'esclusiva competenza del giudice di merito. Il controllo di legittimità è circoscritto all'esame dell'atto impugnato al fine di verificare che esso contenga l'esposizione delle ragioni giuridicamente significative che lo hanno determinato e che sia privo di illogicità evidenti, risultanti prima facie dal testo del provvedimento. Pertanto, le doglianze del ricorrente che si risolvano nella mera prospettazione di una diversa valutazione delle circostanze esaminate dal giudice di merito sono inammissibili in sede di legittimità, dovendo il giudice di cassazione limitarsi a verificare la congruità e la logicità della motivazione del provvedimento impugnato, senza poter sindacare nel merito la ricostruzione dei fatti e la valutazione degli elementi indizianti operata dal tribunale del riesame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. LOMBARDO Luigi - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - est. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto nell'interesse di:

(OMISSIS), n. a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 880/2013 del Tribunale di Bari, in funzione di giudice del riesame, in data 22.07.2013 con la quale era stata rigettata l'istanza ex articolo 309 cod. proc. pen.;

avverso l'ordinanza del giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Bari in data 06.02.2013 impositiva della misura cautelare della custodia in carcere;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

ril…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.