Il possesso di modica quantità di sostanza stupefacente, in assenza di elementi idonei a dimostrare la destinazione allo spaccio, integra il reato di semplice detenzione per uso personale, con conseguente applicazione della relativa disciplina sanzionatoria, caratterizzata da una minore severità rispetto al traffico di droga. Tuttavia, la valutazione della destinazione d'uso della sostanza stupefacente deve essere effettuata in concreto, tenendo conto delle circostanze del caso, quali le modalità di custodia e conservazione della droga, nonché la condizione personale e sociale del soggetto. Pertanto, il giudice è tenuto a verificare attentamente tutti gli elementi di fatto rilevanti ai fini della corretta qualificazione giuridica della condotta, al fine di applicare la sanzione più appropriata, nel rispetto del principio di proporzionalità della pena. La normativa in materia di stupefacenti, infatti, prevede una disciplina differenziata a seconda della destinazione d'uso della sostanza, con l'obiettivo di contemperare l'esigenza di repressione del traffico illecito con quella di tutela della salute pubblica e di reinserimento sociale del consumatore.