Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 33963 del 14 settembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:33963PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio che, abusando della propria qualità e dei propri poteri, induce soggetti privati a promettere o eseguire prestazioni d'opera o forniture di materiali a proprio vantaggio o di terzi, senza il dovuto corrispettivo, commette il reato di induzione indebita previsto dall'art. 319-quater c.p. Tale condotta si configura quando l'agente, sfruttando la propria posizione di potere e di influenza, determina nel privato la percezione di poter subire conseguenze sfavorevoli o, al contrario, ingiustamente favorevoli, inducendolo così ad accondiscendere alle richieste illecite, pur in assenza di minacce esplicite. L'abuso della qualità e dei poteri pubblici integra l'elemento soggettivo del reato, che si realizza anche attraverso la mera prospettazione di un efficace potere di ingerenza su atti formalmente estranei alle proprie competenze, ma comunque rientranti nella sfera di attribuzioni della pubblica amministrazione. La sistematica violazione del codice etico, l'entità delle pretese illecite e la supina accettazione da parte dei privati, indotti ad aderire per evitare problemi e non perdere opportunità di lavoro, costituiscono elementi rilevanti ai fini della configurazione del reato di induzione indebita.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. CRISCUOLO Anna - rel. Consigliere

Dott. GIORGI Maria Silvia - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 07/07/2020 della Corte di appello di Torino;
visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere CRISCUOLO Anna;
lette le richieste del Pubblico ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale ANGELILLIS Ciro, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
lette le conclusioni dell'avv. (OMISSIS), difensore della parte civile costituita, che ha chiesto la conferma de…

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