Cassazione penale Sez. V sentenza n. 5086 del 31 gennaio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:5086PEN

Massima

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Il reato di rissa è configurabile quando vi siano gruppi contrapposti che, con volontà reciproca di attentare all'altrui incolumità personale, si siano violentemente affrontati, a prescindere dall'accertamento di chi per primo sia passato alle vie di fatto. La rissa può ritenersi integrata anche quando l'azione si sia sviluppata in varie fasi e si sia frazionata in distinti episodi, tra i quali non vi sia stata alcuna apprezzabile soluzione di continuità, essendosi tutti seguiti in rapida successione, in modo da saldarsi in un'unica sequenza di eventi. Ai fini della configurabilità del reato, non è necessario che tutti i partecipanti siano stati coinvolti contemporaneamente nella colluttazione, essendo sufficiente che vi sia stata una volontà reciproca di attentare all'altrui incolumità personale. La motivazione della sentenza che accerta la sussistenza del reato di rissa deve essere sorretta da argomentazioni non viziate da evidenti errori logici e non deve risultare internamente contraddittoria o incompatibile con altri atti del processo, in modo da rappresentare in maniera effettiva e non meramente apparente le ragioni poste a base della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TERESI Alfredo - Presidente

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

2) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 157/2011 CORTE APPELLO di LECCE, del 25/01/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 29/11/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GERARDO SABEONE;

udito il Procuratore Generale in persona del Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi;

udito il difensore avv. (Ndr.: testo originale non comprensibile…

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