Cassazione penale Sez. V sentenza n. 12983 del 5 aprile 2012

ECLI:IT:CASS:2012:12983PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il rilascio di false generalità da parte dell'imputato, qualora sia frutto di un semplice errore o di incomprensione del modulo compilato, non integra il reato di false dichiarazioni sulla identità personale, in quanto il dolo specifico di indurre in errore l'autorità pubblica deve essere escluso in presenza di una condotta involontaria e non intenzionalmente mendace. Il giudice, nel valutare la sussistenza dell'elemento soggettivo del reato, deve tenere conto delle concrete circostanze del caso, come il contesto in cui sono state rese le dichiarazioni, il comportamento complessivo dell'imputato e la sua capacità di comprendere il significato e le conseguenze delle proprie affermazioni. Pertanto, la mera divergenza tra le generalità dichiarate e quelle effettive non è sufficiente a integrare il reato, essendo necessario accertare l'effettiva volontà dell'imputato di indurre in errore l'autorità pubblica. In assenza di tale dolo specifico, il fatto non costituisce reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana Presidente del 07/12/2 -

Dott. DE BERARDINIS Silvana Consigliere SENTE -

Dott. SAVANI Piero Consigliere N. 1 -

Dott. ZAZA Carlo Consigliere REGISTRO GENER -

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo rel. Consigliere N. 31158/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI TRIESTE;

nei confronti di:

1) (OMESSO) N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 418/2011 GIP TRIBUNALE di TOLMEZZO, del 05/05/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLO GIOVANNI DEMARCHI ALBENGO;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. Fodaroni G…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.