Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 50822 del 20 dicembre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:50822PEN

Massima

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Il diritto alla riparazione per ingiusta detenzione sussiste anche nel caso in cui la detenzione sia stata patita a seguito di erroneo ordine di esecuzione, purché sussista un errore dell'autorità procedente e non ricorra un comportamento doloso o gravemente colposo dell'interessato che sia stato concausa dell'errore. In caso di dichiarazione di illegittimità costituzionale di una norma penale incidente sul trattamento sanzionatorio, il diritto alla riparazione per l'ingiusta detenzione subita in conseguenza dell'illegittimo rigetto, da parte del giudice dell'esecuzione, dell'istanza di rideterminazione della pena alla luce della nuova cornice edittale, è ravvisabile in quanto si configura un errore dell'autorità procedente che omette di rivalutare la pena alla luce dei nuovi limiti, non venendo in rilievo profili di discrezionalità. Il giudice dell'esecuzione, nel rideterminare la pena a seguito della dichiarazione di incostituzionalità, non può mantenere la medesima pena base individuata in origine, in quanto ciò realizzerebbe una vera e propria elusione della modifica della pena illegale, dovendosi invece applicare il nuovo minimo edittale imposto dal giudice delle leggi, a prescindere dalla circostanza che la condanna sia stata pronunciata per delitti, posti in continuazione, aventi a oggetto droghe di tipo pesante e leggero.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PICCIALLI Patrizia - Presidente

Dott. FERRANTI Donatella - Consigliere

Dott. MICCICHE' Loredana - Consigliere

Dott. MARI Attilio - rel. Consigliere

Dott. SESSA Gennaro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 16/05/2023 della CORTE APPELLO di FIRENZE;
udita la relazione svolta dal Consigliere ATTILIO MARI;
letta la requisitoria scritta del PG, che ha concluso per l'annullamento con rinvio dell'ordinanza impugnata;
letta la memoria depositata dall'Avvocatura dello Stato, che ha chiesto di rigettare il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza indicata in epigrafe la Corte d'appello di Firenze ha riget…

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