Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 42663 del 27 settembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:42663PEN

Massima

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Il provvedimento di confisca di prevenzione può essere legittimamente disposto quando sussistano elementi idonei a far ritenere in modo fondato che i beni dei quali si chiede la confisca costituiscano il reimpiego dei proventi di attività illecite, nonostante la mancata dimostrazione della loro provenienza illecita da parte del proposto. Infatti, la legge ricollega a fatti sintomatici la presunzione di illecita provenienza dei beni, senza che ciò comporti un'inversione dell'onere della prova, essendo invece onere della parte pubblica dimostrare la sproporzione tra i beni e la capacità reddituale del proposto, nonché l'illecita provenienza, anche attraverso presunzioni fondate su elementi indiziari gravi, precisi e concordanti. Spetta invece al proposto offrire prova contraria e liberatoria, atta a neutralizzare tali presunzioni e dimostrare la legittima provenienza dei beni. In tale contesto, il giudice di merito ha il potere discrezionale di valutare l'opportunità di procedere a integrazione probatoria in appello, senza che il mancato accoglimento di tale richiesta possa essere censurato in sede di legittimità, salvo che non emerga dal provvedimento una grave lacuna del ragionamento probatorio, tale da rendere la motivazione apparente o manifestamente illogica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VILLONI Orlando - Presidente

Dott. TRONCI Andrea - Consigliere

Dott. AGLIASTRO Mirella - Consigliere

Dott. VIGNA Maria Sabina - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso il decreto di emesso il 24/02/2017 dalla Corte di Appello di Firenze;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. SILVESTRI Pietro;
letta la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dott.ssa ZACCO Franca, che ha concluso chiedendo che i ricorsi siano dichiarati inammissibili.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di F…

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