Cassazione penale Sez. I sentenza n. 8538 del 21 febbraio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:8538PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare di custodia in carcere può essere legittimamente disposto dal giudice quando, sulla base di una valutazione complessiva degli elementi di fatto, emerga il concreto pericolo di reiterazione del reato, in ragione della gravità e ferocia del fatto, della personalità del soggetto propensa a delinquere e delle modalità esecutive dell'illecito. Tali esigenze cautelari, adeguatamente motivate dal giudice, si sottraggono al sindacato di legittimità della Corte di Cassazione, la quale può solo verificare la logicità e congruità della motivazione, senza poter riesaminare il merito della valutazione discrezionale operata dal giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - rel. Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) n. il (OMISSIS);

avverso l'ordinanza 24 maggio 2012 - Tribunale di Catanzaro;

sentita la relazione svolta dal Consigliere dott. ((omissis));

udite le conclusioni del rappresentante del Pubblico Ministero, in persona del dott. FRATICELLI Mario sostituto Procuratore Generale della Corte di Cassazione, che ha chiesto il rigetto del ricorso con condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali.

RITENUTO IN FATTO

1. - Con ordinanza del…

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