Il rilascio di un'autorizzazione amministrativa per l'esercizio di un'attività economica, quale la distribuzione all'ingrosso di medicinali, costituisce un bene della vita tutelato dall'ordinamento giuridico. L'Amministrazione, una volta rilasciata tale autorizzazione, non può successivamente sospenderla o revocarla senza adeguata motivazione e nel rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa. Ove l'Amministrazione proceda comunque alla sospensione o revoca dell'autorizzazione, l'interessato può impugnare il relativo provvedimento dinanzi al giudice amministrativo, il quale, accertata l'illegittimità dell'atto, ordinerà all'Amministrazione di ripristinare la posizione giuridica del privato. L'Amministrazione, in tal caso, è tenuta a revocare in autotutela il provvedimento illegittimo e a reintegrare il privato nella titolarità dell'autorizzazione, al fine di assicurare la piena tutela del suo diritto soggettivo. Il principio di certezza del diritto e di tutela dell'affidamento del privato impongono, inoltre, che l'Amministrazione non possa successivamente adottare ulteriori provvedimenti volti a confermare la sospensione o revoca dell'autorizzazione, una volta che questa sia stata ripristinata.