Cassazione penale Sez. I sentenza n. 17638 del 17 aprile 2013

ECLI:IT:CASS:2013:17638PEN

Massima

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La minaccia implicita, derivante dal clima di assoggettamento e omertà imposto dagli esponenti mafiosi ad imprenditori ed esercenti, può integrare il delitto di estorsione, anche in assenza di manifestazioni eclatanti, quando il comportamento del soggetto passivo è determinato dal timore di ritorsioni o dalla necessità di evitare problemi con tali personaggi. Pertanto, il trattamento di favore accordato a soggetti legati alla criminalità organizzata, così come l'assunzione di loro congiunti priva di giustificazioni oggettive, possono costituire indici rilevanti ai fini della configurabilità del reato estorsivo, a prescindere dalla formulazione di esplicite richieste di denaro o utilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M.S. - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

Dott. BONI Monica - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI PALERMO nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 654/2012 TRIB. LIBERTA' di PALERMO, del 28/05/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MONICA BONI;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. CEDRANGOLO Oscar il quale ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso;

Udito il difensore Avv. (OMISSIS) che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricors…

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