Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 9538 del 3 marzo 2009

ECLI:IT:CASS:2009:9538PEN

Massima

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Il dolo del reato di calunnia sussiste quando l'imputato, pur essendo convinto della colpevolezza della persona incolpata, agisce con modalità che dimostrano la consapevolezza della falsità dell'accusa, come l'apposizione personale di date di scadenza sulle cambiali in contrasto con i pretesi patti pregressi, e il successivo comportamento di sollecitare proroghe senza contestare il termine indicato, anziché denunciare immediatamente il preteso errore. La valutazione del dolo, quale elemento soggettivo del reato, rientra nell'ambito del giudizio di fatto rimesso al giudice di merito, la cui motivazione congrua e logica non può essere sindacata in sede di legittimità attraverso la mera prospettazione di una diversa valutazione delle circostanze. Inoltre, la modifica del capo di imputazione in sede di appello, espungendo le accuse non ritenute provate dal giudice di primo grado, non lede il diritto di difesa dell'imputato, né costituisce vizio della sentenza, essendo volta a adeguare l'imputazione alla realtà processuale accertata. Infine, la questione relativa all'autenticità della firma apposta in calce alla querela, pur astrattamente rilevante ai fini dell'elemento oggettivo del reato, risulta priva di rilievo sostanziale quando l'imputato abbia comunque confermato e reiterato le accuse in sede di sommarie informazioni e successive richieste, rendendo irrilevante l'eventuale falsità della sottoscrizione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LATTANZI Giorgio - Presidente

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Consigliere

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Pi. Se. ;

avverso sentenza della Corte d'Appello di Cagliari in data 30.1.2008;

letti gli atti;

udita la relazione del Consigliere dott. ((omissis));

udite le conclusioni del P.G. Dott. ((omissis)), che ha chiesto la dichiarazione di inammissibilita' del ricorso;

udito il difensore, avv. ((omissis)), che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.

OSSERVA

Ricorre a mezzo dei propri difensor…

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