Cassazione penale Sez. I sentenza n. 14285 del 16 aprile 2012

ECLI:IT:CASS:2012:14285PEN

Massima

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La confisca di beni disposta in sede di procedimento di prevenzione, in ragione della sproporzione tra il patrimonio del soggetto e le sue dichiarate fonti di reddito, nonché della sua presunta appartenenza ad un'associazione criminale finalizzata all'usura ed all'estorsione, costituisce una misura di prevenzione patrimoniale che, pur non avendo natura penale, riveste carattere afflittivo e deterrente, tale da doversi qualificare come sanzione ai sensi della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo. Pertanto, il giudice, nel valutare l'attualità della pericolosità sociale del soggetto e la conseguente legittimità del mantenimento della confisca, è tenuto a rispettare il principio di irretroattività della norma più sfavorevole, sancito dall'art. 7 CEDU, non potendo applicare retroattivamente disposizioni normative che ampliano i presupposti per l'applicazione della confisca come misura di prevenzione. Inoltre, la revoca della confisca può essere disposta qualora vengano meno i presupposti che ne hanno giustificato l'applicazione, in particolare l'attualità della pericolosità sociale del soggetto, accertata alla luce di elementi sopravvenuti. Infine, il mezzo di impugnazione avverso il provvedimento di rigetto dell'istanza di revoca della confisca non è il ricorso per cassazione, bensì l'opposizione, in quanto tale provvedimento è adottato in sede di esecuzione e non in sede di applicazione della misura di prevenzione, consentendo così al giudice dell'opposizione un riesame nel merito delle doglianze.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO Piera M. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 24/2010 CORTE APPELLO di POTENZA, del 10/02/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIERA MARIA SEVERINA CAPRIOGLIO;

lette le conclusioni del P.G. che ha chiesto di qualificare il ricorso come opposizione.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 10.2.2011, la corte d'appello di Potenza, in sede di esecuzione, rigettava l'istanza diretta ad ottenere la revoca della…

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