Cassazione penale Sez. V sentenza n. 31679 del 21 luglio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:31679PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del sindacato sulla motivazione della sentenza impugnata, è tenuto a verificare che il discorso giustificativo della decisione adottata dal giudice di merito sia "effettivo" e non meramente apparente, non sia "manifestamente illogico" in quanto sorretto da argomentazioni non viziate da evidenti errori nell'applicazione delle regole della logica, non sia internamente "contraddittorio" e non risulti logicamente "incompatibile" con altri atti del processo. Tale verifica non consente al giudice di legittimità di procedere ad una rinnovata valutazione dei fatti, finalizzata ad una ricostruzione degli stessi in termini diversi da quelli fatti propri dal giudice del merito, essendo precluso il sindacato sulla ricostruzione dei fatti e sull'apprezzamento delle prove, salvo il riscontro di vizi logici evidenti. Pertanto, le doglianze del ricorrente che si risolvano in una mera critica alla valutazione di attendibilità dei testimoni, alla scelta tra divergenti versioni ed interpretazioni dei fatti, ovvero all'omessa considerazione di singoli elementi probatori, non possono dar luogo all'annullamento della sentenza, ove la motivazione risulti coerente e logica nel suo complesso. Analogamente, l'interpretazione del linguaggio e del contenuto delle conversazioni intercettate costituisce questione di fatto, rimessa alla valutazione del giudice di merito, che si sottrae al sindacato di legittimità se motivata in conformità ai criteri della logica e delle massime di esperienza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinando - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 456/2013 CORTE APPELLO di FIRENZE, del 17/01/2014;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 22/05/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FERDINANDO LIGNOLA;

Il Sostituto Procuratore generale della Corte di cassazione, Dott.ssa Paola Filippi, ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio, limitatamente al terzo motivo;

il difensore dell'imputato, avv. (OMISSIS), ha …

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