Cassazione penale Sez. II sentenza n. 46343 del 30 novembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:46343PEN

Massima

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Il reato di contraffazione di marchi o segni distintivi di prodotti industriali (art. 474 c.p.) tutela la fede pubblica, intesa come affidamento della collettività nei marchi e segni distintivi, e quindi l'interesse non solo dello specifico compratore occasionale, ma della generalità dei possibili destinatari dei prodotti, oltre che delle imprese titolari dei marchi e dei segni contraffatti a mantenere certa la funzione distintiva e la garanzia di provenienza dei beni in commercio. Pertanto, la grossolanità dei marchi contraffatti, tale da renderli inidonei a trarre in inganno una persona di media esperienza e diligenza circa la provenienza degli oggetti, non esclude la configurabilità del reato, essendo sufficiente che la condotta sia idonea a ingannare la generalità dei possibili acquirenti. Inoltre, l'acquisto di merce con marchi contraffatti, pur essendo consapevoli della contraffazione, integra il reato di ricettazione (art. 648 c.p.), in quanto l'oggetto con marchio contraffatto è il risultato di un reato. Infine, la sostituzione della pena detentiva con quella pecuniaria, prevista dalla legge n. 689 del 1981, art. 53, non può essere richiesta per la prima volta in sede di legittimità, dovendo essere dedotta nei gradi di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) nato il (OMISSIS);

avverso la sentenza del 29/12/2011 della Corte di Appello di Caltanissetta;

Visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. Geppino Rago;

udito il Procuratore Generale Dott. ((omissis)) che ha concluso per il rigetto;

udito il difensore avv.to (OMISSIS) che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.

FATTO

1. Con sentenza del 29…

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