Cassazione penale Sez. II sentenza n. 1463 del 14 gennaio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:1463PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il concorso di più persone nella realizzazione di condotte estorsive aggravate dal metodo mafioso può essere desunto non solo dalla prova di specifici atti di violenza o minaccia, ma anche dalla dimostrazione del contributo agevolativo fornito da ciascun concorrente, anche se non direttamente coinvolto nell'esecuzione materiale dei fatti, purché tale contributo risulti funzionale e necessario per il conseguimento del fine delittuoso. Ai fini della sussistenza della circostanza aggravante del metodo mafioso, non è necessaria la prova dell'effettiva appartenenza dell'agente a un'organizzazione criminale, essendo sufficiente la dimostrazione della capacità dell'agente di caratterizzare le proprie condotte in termini di maggiore insidiosità nel creare nella vittima una condizione di assoggettamento. Il pericolo di reiterazione del reato, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, può essere desunto non solo dalla gravità dei fatti contestati, ma anche da elementi oggettivi, quali la disponibilità dell'indagato a fornire aiuto e contributo nella realizzazione di attività criminali, i collegamenti con la criminalità organizzata e la specifica inclinazione a delinquere, a prescindere dalla continuità dei rapporti con i concorrenti. Tuttavia, la mera presenza dell'indagato in occasione di episodi delittuosi o l'utilizzo di beni della vittima, senza la dimostrazione del suo contributo agevolativo, non è sufficiente a integrare il concorso nell'estorsione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. DI PAOLA Serg - rel. Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. PERROTTI Massimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 22/07/2020 del Tribunale di Roma;
sentita la relazione svolta dal Consigliere DI PAOLA Sergio;
lette le conclusioni del P.M. in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)) che ha chiesto annullarsi con rinvio il provvedimento limitatamente all'accertamento della sussistenza della circostanza aggravante ex articolo 416 bis c.p., comma 1.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale del riesame di Roma, con ordinanza in data 22…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.