Cassazione penale Sez. II sentenza n. 21803 del 28 maggio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:21803PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel sindacare la motivazione di un'ordinanza applicativa di misura cautelare personale, è tenuto a verificare la congruenza della motivazione rispetto ai canoni della logica e ai principi di diritto che governano l'apprezzamento delle risultanze probatorie, senza poter riesaminare la ricostruzione dei fatti operata dal giudice di merito. Il ricorso per cassazione è ammissibile solo se denuncia la violazione di specifiche norme di legge o la manifesta illogicità della motivazione, non anche quando propone una diversa valutazione delle circostanze esaminate dal giudice di merito. Pertanto, il giudice di legittimità non può sindacare la valutazione degli elementi indiziari compiuta dal tribunale del riesame, se questa risulta logica e coerente con i principi di diritto, né può censurare l'omessa o erronea valutazione di singoli elementi di prova, in una prospettiva atomistica, indipendentemente dal complessivo quadro istruttorio. Inoltre, sono inammissibili le censure che investono la motivazione ma si risolvono nella prospettazione di una diversa ricostruzione dei fatti, nonché quelle che denunciano per la prima volta vizi di motivazione inerenti ad argomentazioni presenti nel provvedimento genetico della misura cautelare che non erano state oggetto di doglianza in sede di riesame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI Secondo Liber - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. FIANDANESE Franco - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1301/2013 TRIB. LIBERTA' di CATANIA, del 18/07/2013 dep. 30.9.2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SERGIO BELTRANI;

sentite le conclusioni del PG Dott. PRATOLA Gianluigi, che ha chiesto dichiarsi l'inammissibilita' del ricorso;

rilevata la regolarita' degli avvisi di rito.

RITENUTO IN FATTO

Con l'ordinanza indicata in epigrafe, il Tribunale…

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