Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 51257 del 30 dicembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:51257PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La contestazione dell'aggravante dell'ingente quantità di sostanza stupefacente, ai sensi dell'art. 80 del D.P.R. n. 309 del 1990, è erronea quando le singole condotte configuranti il reato di cui all'art. 73 del medesimo decreto riguardano quantità di stupefacente che non rientrano nei limiti individuati dalla giurisprudenza di legittimità delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione. In tali casi, l'ordinanza cautelare deve essere annullata senza rinvio in punto di configurabilità di tale aggravante. Resta ferma, tuttavia, la valutazione in ordine alla sussistenza degli altri presupposti per l'applicazione della misura cautelare, come l'adeguatezza della motivazione in relazione alle esigenze cautelari attuali, la cui verifica non è preclusa dalla presente pronuncia.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CONTI Giovanni - Presidente

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluig - rel. Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 341/2015 TRIB. LIBERTA' di SALERNO, del 19/06/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIERLUIGI DI STEFANO;
sentite le conclusioni del PG Dott. ENRICO DELEHAYE che ha chiesto il rigetto del ricorso;
sentite le conclusioni dell'avv. (OMISSIS) che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
MOTIVI DELLA DECISIONE
(OMISSIS) e' stata sottoposta all…

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