Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 9137 del 2023

ECLI:IT:TARLAZ:2023:9137SENT

Massima

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Il provvedimento di diffida emesso dalla Città Metropolitana di Roma Capitale ai sensi dell'art. 244 del Codice dell'Ambiente, con il quale veniva individuato il soggetto responsabile della contaminazione di un sito, può essere legittimamente annullato in autotutela dalla stessa amministrazione, qualora successivamente all'adozione del provvedimento impugnato emergano elementi tali da rendere opportuna e doverosa la riesaminazione della precedente determinazione. In tal caso, l'annullamento in autotutela del provvedimento di diffida determina il venir meno dell'interesse del ricorrente alla prosecuzione del giudizio, rendendo il ricorso improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse, ai sensi degli artt. 35, comma 1, lett. c) e 84, comma 4, del Codice del Processo Amministrativo. Il provvedimento di annullamento in autotutela di un atto amministrativo, adottato in pendenza di giudizio, comporta la cessazione della materia del contendere, con conseguente improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse, senza che sia necessario accertare la sussistenza dei presupposti per la dichiarazione di cessazione della materia del contendere, atteso che l'improcedibilità per difetto di interesse costituisce una pronuncia di rito che chiude il giudizio senza entrare nel merito della controversia. Pertanto, in presenza di un provvedimento di annullamento in autotutela di un atto impugnato, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse, senza dover accertare la sussistenza dei presupposti per la dichiarazione di cessazione della materia del contendere, essendo sufficiente la mancanza di un interesse attuale e concreto del ricorrente alla prosecuzione del giudizio.

Sentenza completa

Pubblicato il 30/05/2023

N. 09137/2023 REG.PROV.COLL.

N. 15253/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 15253 del 2018, proposto da Unicredit S.p.A., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Città Metropolitana di Roma Capitale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Regione Lazio, in persona del legale rappresentante pro tempore, non costituito in giudizio;

n…

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