Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 21458 del 28 maggio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:21458PEN

Massima

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Il rifiuto di ottemperare agli ordini legittimi delle forze dell'ordine e l'opposizione violenta all'attività di polizia, anche con manovre pericolose che mettono a repentaglio l'incolumità degli agenti, integrano i reati di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, essendo sufficiente la consapevolezza del rischio di cagionare lesioni, a prescindere dall'effettiva volontà di provocarle. Il giudice di merito, nel ricostruire i fatti, deve dare conto in modo esauriente e logico dei risultati probatori acquisiti e dei criteri adottati, senza che la mera genericità dei motivi di impugnazione possa inficiare la validità della motivazione, purché questa risulti coerente e rispettosa dei canoni di ordine logico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LATTANZI Giorgio - Presidente

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) MA. MA. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 21/09/2007 CORTE APPELLO di ROMA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. CARCANO DOMENICO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

Ritenuto che il ricorrente impugna la sentenza in epigrafe indi…

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